Sono passati cinque anni dal  quel giorno buio, al Rana Plaza.

Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un episodio drammatico e senza precedenti: con il crollo di un edificio di otto piani e più di un migliaio di vittime, cinque anni fa, in Bangladesh, abbiamo assistito al più grande disastro industriale della storia moderna. 

Se non ve lo ricordate, o non ne avete mai sentito parlare, correte a leggere questo nostro articolo, e troverete tutte le informazioni!

Da questa drammatica esperienza, nasce “Fashion Revolution” un movimento che sta scuotendo il settore moda con un manifesto molto chiaro:

Fashion Revolution  vuole essere il primo passo per la presa di coscienza di ciò che significa acquistare un capo d’abbigliamento, verso un futuro più etico e sostenibile per l’industria della moda, nel rispetto delle persone e dell’ambiente – commenta Marina Spadafora, coordinatrice del Fashion Revolution Day in Italia. –Scegliere cosa acquistiamo può creare il mondo che vogliamo: ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose per il meglio e ogni momento è buono per iniziare a farlo”. 

Siamo piccole artigiane, con un legame davvero stretto con il nostro territorio e, in senso più ampio, con la tradizione sartoriale italiana.

 Questo tema, oltre ad interessarci da vicino, ci è davvero molto caro.

Ci piace pensare alla Fashion Revolution, come a una rinascita: un viaggio che rinnoviamo ogni anno.

Nel 2015 abbiamo promosso workshop e laboratori gratuiti, per avvicinarvi alla nostra visione di sartoria e “cultura del fare”.

Nel 2016 è stato il turno degli open lab di cucito creativo, aperti a tutti, e delle campagne  in alcuni istituti superiori della provincia.

Nel 2017, con il prezioso supporto di Its Machina Lonati abbiamo dato il via a “Ethics&Astethics” il festival bresciano della moda sostenibile in cui, promuovendo un contest per giovani talenti.

A un anno di distanza siamo cresciute ancora, con l’apertura del nostro shop online di capi e accessori  Made in Italy e con un grandissimo traguardo, che festeggeremo insieme a voi questa settimana: abbiamo superato i 500 partecipanti ai nostri corsi di cucito.

Missione compiuta? Per noi non ancora, perché la nostra voglia di condividere e di raccontarvi alternative reali alle logiche di massa non si ferma mai!

Ecco i nostri 5 consigli per fare la tua Fashion Revolution ogni giorno: 

Non esagerare: fatti una domanda e datti una risposta, se pensi che sarai disposta a mettere il capo che stai acquistando anche una cinquantina di volte: ok il capo è giusto! In caso contrario lascialo perdere!

Liberati dal mito dello shopping anni Novanta! Alzi la mano chi non si ricorda l’intro di Beverly Hills 90210, con quella sfilza di “boutique” e tante signorine con le braccia addobbate di shopper dei marchi più costosi. Se ti chiami Ferragni Chiara, allora tutto a posto. Ma siccome probabilmente non lo sei, per fare massa devi alternare le buste di H&M a quelle di Primark, e, credimi, fa davvero brutto.  

Questa signora non ha bisogno di presentazioni e il suo mantra è:“Buy less, choose well, make it last”. 

 Quando devi comprare qualcosa, scegli una storia e non un abito.

Scegli brand di artigianato che abbiamo fatto una scelta consapevole, con una filiera produttiva corta e controllata e, se qualcosa non ti convince, fai tutte le domande che vuoi! Certo, i prezzi non sono identici a quelli delle catene, ma se ci hai ascoltato, stai comprando meno vestiti di quelli a basso prezzo che una volta ti piacevano tanto, quindi, in realtà, stai risparmiando.

 Non abbandonare i tuoi vecchi vestiti: dai loro il ciclo di vita più lungo possibile, ci sono sempre le occasioni giuste per indossarli! 

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