Ve lo siete mai chiesti quanto ci costi davvero il Fast Fashion?
Il Fast Fashion è il fenomeno di produzione low cost impostosi sul mercato della moda a partire dagli anni Novanta.
Il Fast Fashion ha rappresentato, per certi versi, una rivoluzione, con la sua capacità di immettere sul mercato prodotti dal prezzo molto contenuto, per non dire stracciato, in tempi molto brevi.
Quanto brevi?
Per intenderci Zara, notissima catena spagnola, ogni anno, lancia qualcosa come 12000 nuovi disegni e, per sviluppare un nuovo prodotto, ha tempi di circa una settimana: in pratica pura follia.
Oppure no.
In effetti rinnovarsi l’intero guardaroba con qualche centinaio di euro è qualcosa di apparentemente meraviglioso.
Forse sarebbe meglio chiedersi chi paghi, in tutto questo, il prezzo più alto; ma andiamo con ordine, e non crediamo di esserne esclusi.
Quando acquisto una maglia 100% cotone, erroneamente credo di acquistare un prodotto tutto naturale, in realtà il 25% dei pesticidi usati in agricoltura in un anno, sono utilizzati per la coltivazione del cotone.
Come se non bastasse una delle terribili conseguenze di tutto questo è la progressiva moria delle api.
Se muoiono le api, il cotone dev’essere impollinato a mano. Lo sapevate che nell’Uttar Pradesh, la grande regione dell’India settentrionale, il cotone viene impollinato a mano da bambine di 9/10 anni, tenute in stato di semischiavitù? Io no, e credevo fosse una barzelletta.
Ma se anche questo non ci interessasse ci basti pensare che le tinture con cui questi capi vengono trattati, molto spesso vengono gettate negli scarichi e, da questi direttamente in mare, senza filtro.
Se anche questo non ci facesse effetto, parliamo di sicurezza. Il tema è stato drammaticamente portato alla luce dalla tragedia di Dhaka (Bangladesh) del 24 aprile 2013. Il crollo di una palazzina fatiscente, sede di una confezione, ha portato alla morte di 1121 persone.
E quanto ci stancano velocemente tutte queste cosette, magari anche graziose? Si fa prima a comprare qualcosa di nuovo che a rattoppare. Ed è del tutto normale: chi si preoccuperebbe mai di una maglia da 9,90 € ?
E poi forse non ci pensiamo mai, ma questo sistema soffocante ha anche portato alla luce il problema della “spazzatura tessile”, che pian piano sta intasando le discariche di tutto il mondo.
E noi? Noi come stiamo? Nella peggiore delle ipotesi siamo vestiti tutti uguali, alla stessa maniera.
Violazione di qualunque diritto umano, impatto ambientale assolutamente distruttivo, massificazione dell’individuo in una logica che costringe ad acquistare cose di cui non abbiamo assolutamente bisogno.
Questa è solo una piccola introduzione ad un argomento, le alternative al Fast Fashion, che tratteremo molto spesso.
Perchè le alternative al Fast Fashion ci sono, e non sono neanche così complesse, ne parleremo presto.
Nel frattempo tenetevi stretti i vostri capi, anche se vi hanno stufato, forse ne vale la pena: sono costati più di quanto possiamo immaginare.