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Chi ci crediamo di essere
Chi ci crediamo di essere? Da Fabrique crediamo di essere una piccola sartoria indipendente. E in effetti lo siamo.
Crediamo di essere due persone che amano l’attenzione al dettaglio. Crediamo di essere due persone che amano la spontaneità, perchè parliamo parecchio ma non ci piace essere ripetitive.
Non abbiamo segreti!
Lo spazio è uno show-room con laboratorio a vista dove potete facilmente intuire tutta la nostra passione, e il nostro disordine anche!
Ogni capo Fabrique è interamente realizzato da noi in laboratorio, privilegiando una materia prima che sia il più naturale possibile.
Questo lo facciamo per una produzione sostenibile e perché ci piace pensare che indossare una nostra creazione sia un’esperienza familiare:
Quante volte potete ricordare il volto di chi ha cucito i vostri abiti? E in quanti negozi potete far andare le mani?
Fabrique promuove e incoraggia la cultura del fare: per questo abbiamo deciso di aprire il nostro spazio a corsi di cucito.
La nostra sfida è trasmettervi la nostra passione.
Ma dove sta la fregatura?
La fregatura è che in una nostra collezione ci sono circa quindici modelli, e che per ogni modello proponiamo solo un paio di varianti colore.
La fregatura è che per avere un colore diverso da quelli che vedi dovrai aspettare qualche giorno.
La fregatura è che ci sforziamo, in ogni modo, di stampare i tessuti a mano, e potreste trovare qualche sbavatura ogni tanto.
La fregatura è che una nostra t-shirt non può costare come due aperitivi.
Nessuna t-shirt, in verità, dovrebbe costare come due aperitivi.
Essere qualcosa che corrisponda a ciò in cui crediamo.
Questo è quello che ci crediamo di essere.
Elena/Francesca
Fabrique Handmade
PICCOLO É BELLO
Piccolo è bello e forse è anche meglio, per 3 buone ragioni più una: questa è una doverosa parentesi sulla nostra filosofia, su come lavoriamo, come pensiamo e come abbiamo costruito Fabrique Handmade.
1) La nostra , dall’atmosfera al ciclo di produzione, è un’esperienza familiare: ci piace pensare che questo carattere sia visibile in ogni dettaglio, e che avvicinarsi a noi sia come andare a bere un the da un’amica, anzi due!
2) Less is more! La nostra è una piccola produzione, e piccola vuole rimanere: solo così possiamo concentraci a pieno e dare ad ogni dettaglio la cura che merita. I nostri capi sono concepiti interamente in laboratoro e cuciti a mano con le nostre mani e il nostro ciclo di produzione è sostenibile, ad impatto zero dall’inizio alla fine: dai materiali al nostro packaging, fatto con materiale riciclato.
3) Piccola è anche la nostra Scuola di Cucito, sono quattro posti per volta, si riempiono in fretta e ci piacerebbe accontentarvi sempre! Ma solo con corsi così ristretti, da gennaio 2015, siamo riuscite a seguire più di 50 aspiranti sartine, accompagnandole tutte per mano alla relizzazione del primo capo handmade. Se avete pazienza, aspettateci e troveremo un posto per voi!
4) In questi anni una cosa l’abbiamo imparata: la passione è una cosa grande. Tre anni fa eravamo a cucire cose a caso in uno spazio condiviso che era una specie di magazzino e non lo facevamo per una ragione particolare ma solo per passione, da ieri a oggi sono cambiate molte cose tranne una, provate a indovinare qual’è…
Istruzioni per il lavaggio dei capi Handmade
Una piccola guida con alcune semplici istruzioni di lavaggio per i vostri capi handmade. D’ora in avanti il lavaggio di capi handmade non sarà più un segreto, ma dovete fare attenzione: è frequente che, nel nostro settore, si preferiscano, per ragioni etiche o di sostenibilità, materie prime del tutto naturali o poco trattate, e quindi più delicate, che mal sopporterebbero un lavaggio troppo violento.
Ecco alcuni accorgimenti perché i vostri capi preferiti non vi abbandonino mai…sembrerà strano, ma a volte le istruzioni sull’etichetta da sole non bastano!
Prima di iniziare, un piccolo promemoria : dividete sempre il bucato a seconda dei colori, nero con nero, bianco con bianco e colorati con colorati. Se avete il sospetto che un capo stinga (a volte i capi artigianali, o nuovi in generale, presentano un eccesso di colore che si perde con i primi lavaggi), inumiditelo e stiratelo su un panno di cotone bianco, lo noterete subito.
Non tutti i tessuti sono uguali, se volete che i vostri capi handmade preferiti vi facciano compagnia ancora per molte stagioni, dovete conoscerli e rispettare queste piccole regole.
La SETA è la fibra naturale più delicata in assoluto: il lavaggio va effettuato a mano in acqua e sapone, preferibilmente fredda o appena tiepida. Il risciacquo è rigorosamente a freddo, con qualche goccia d’aceto o un cucchiaino di zucchero. L’asciugatura dev’essere il più dolce possibile: evitate di strizzare il capo e stendetelo ben dritto su una gruccia senza mai esporlo alla luce diretta del sole, potrebbe ingiallire! Non avete finito di leggere la frase e l’avete esposto al sole? Lasciatelo in ammollo in 3/4 di acqua fredda, 1 goccia di ammoniaca e 1/4 di acqua ossigenata.
LINO e COTONE sono meno delicati, ma meritano comunque un certo rispetto. I capi in lino e cotone vanno smacchiati a mano e il lavaggio in lavatrice dev’essere sempre inferiore ai 50°, si tratta di fibre naturali e un lavaggio più intenso rischierebbe di comprometterne il colore. L‘asciugatura è sconsigliata a luce diretta del sole o in asciugatrice, che potrebbero comportare restringimento.
La LANA è delicatissima, non va mai bollita né lavata con prodotti a base di cloro. Il lavaggio a mano è raccomandato ( senza ammollo e in acqua e ammorbidente a temperatura inferiore ai 30°C), ma, se siete temerarie, è possibile anche lavarla in lavatrice. Dopo aver assorbito l’acqua in eccesso con un panno, senza mai torcere il capo, poniamolo su un panno asciutto per l’asciugatura.
La VISCOSA e le fibre artificiali in genere hanno un carattere meno sensibile, ma sconsigliamo il lavaggio oltre i 50° e l’asciugatura in asciugatrice.
In bocca al lupo, belle lavanderine!